Pasqua: il passaggio

04-04-2020 di Redazione

Carissimi bambini e ragazzi della Parrocchia di San Bernardo,

 Vi ringraziamo per tutti i vostri disegni, pensieri, riflessioni, poesie che hanno riempito questa Quaresima così “desertica” che stiamo vivendo. I nostri piedi si sono riempiti di polvere, ci siamo lamentati e abbiamo provato spesso fatica, fame e sete, ma camminando insieme al popolo d’Israele abbiamo imparato ad essere come fiori che cercano sempre il sole, a dare consistenza e ad ascoltare i nostri desideri e a fare delle nostre case, piccole oasi di amore. Chi avrebbe potuto immaginare che un periodo così potesse riservare tante sorprese?

Quando il tempo di restare nel deserto fu concluso il popolo d’Israele arrivò sul monte Nebo e vide davanti a sé, stendersi in tutta la sua bellezza e maestosità, la terra che Dio aveva promesso loro di donargli. Mosè era molto vecchio e stanco e prima di morire affidò a Giosuè, un giovane buono e valoroso, il compito di condurre il popolo di Dio in questa terra. Tra il deserto e la terra promessa scorreva un fiume: il Giordano, così il popolo scese dal monte con canti di lode a Dio, e arrivati sulla riva del fiume accadde lo stesso evento prodigioso che li aveva salvati dagli egiziani nel Mar Rosso: le acque del Giordano si ritrassero, si allargarono, e il popolo si incamminò all’asciutto verso la Terra Promessa.

Cari bambini e ragazzi, “passaggio” è la traduzione di Pasqua per il popolo d’Israele. Un nome che dalla comparsa di Gesù Cristo fino ad oggi si è arricchito di nuovi significati che non hanno cancellato quello vecchio, ma lo hanno approfondito e ampliato.  Anche noi da domani inizieremo una settimana molto importante, che avrà il compito di farci “passare” dal deserto alla Terra Promessa, dalla Quaresima alla Pasqua! Di solito in questa settimana ci ritroviamo insieme in Chiesa e facciamo delle splendide celebrazioni che ripercorrono il centro della vita di Gesù a cui partecipano tantissime persone, chi c’è stato, sicuramente ricorderà! Purtroppo, quest’anno non potremo vederci fisicamente nella nostra bella chiesa, ma non preoccupatevi, con i vostri genitori abbiamo preparato tantissime cose stupende, che vi aiuteranno a vivere questa Pasqua in una maniera tutta speciale!

Nel deserto abbiamo imparato una cosa importantissima, ricordate la manna? Il suo sapore dipendeva dai desideri e dall’atteggiamento di accoglienza di chi la mangiava: più una persona era curiosa di assaggiare più coglieva sapori meravigliosi, al contrario più era indisponente e provocatoria più sembrava che la manna non sapesse proprio di niente e non voleva mangiarne più. Carissimi, questo vale anche per noi: il sapore di questa Pasqua dipenderà anche dall’entusiasmo con il quale accoglierete ciò che i vostri genitori proporranno nelle vostre famiglie. Ci raccomandiamo, siate curiosi, interessati e desiderosi di imparare tutta la bellezza e i segreti nascosti in questa Settimana che da più di 2000 anni è celebrata in tutto il mondo.

 

La prima cosa ve la proponiamo noi, sappiamo che non c’è molto tempo, ma ci avete dimostrato di essere dei bambini e dei ragazzi splendidi e capaci, che sanno fare cose bellissime! Domani inizieremo la Settimana con la Domenica delle Palme, in cui ricorderemo l’ingresso di Gesù a Gerusalemme accolto come un re dal popolo con una distesa di palme e ulivi. Proprio il ramoscello di ulivo è simbolo di questo giorno e vogliamo narrarvi una storia che una volta un bambino della nostra parrocchia ci ha raccontato:

 Ogni anno nella domenica delle Palme con la mia famiglia partecipiamo ad una grande festa. Ci ritroviamo al parco, e tutti hanno un ramoscello d’ulivo in mano che hanno preso da una grande catasta (io ne cerco sempre uno fino e lungo come piace a me). Dopo che don Fabio lo ha benedetto, partiamo con una coloratissima processione per le strade del quartiere, piena di palme e ulivi e quando arriviamo in parrocchia la messa non si fa dentro la chiesa, ma fuori, all’aperto, perché siamo sempre tanti! Di solito fa molto caldo e la messa è lunga, così la mamma è sempre preoccupata e mi bagna la testa. Dopo la comunione torniamo tutti a casa e c’è un’aria di gioia, di comunione, tutti sono contenti. Arrivati a casa con il papà o la mamma mettiamo dei rami d’ulivo sui crocifissi o su dei quadri di Gesù e Maria che abbiamo nella nostra casa, è un piccolo gesto che facciamo ogni anno, ma per me è molto bello, è come portarsi un pezzo di parrocchia in casa!

 Cari bambini e ragazzi, come sapete domani non potremo vederci per vivere tutta questa gioia, e per quest’anno non potremo avere i rami d’ulivo nelle nostre case. Ma noi nel deserto abbiamo imparato tantissime cose, per cui potremo fare così: disegneremo noi dei rami d’ulivo, come piacciono a noi, lunghi, corti, con tante o poche foglie e ci presenteremo alla messa che don Fabio trasmetterà domani con il nostro disegno. Alla fine della messa infatti, don Fabio benedirà i nostri ulivi disegnati e noi potremo appenderli nelle nostre case, tenendoli per tutto l’anno. Non vi sembra bellissimo?

Qualcuno di voi già lo ha fatto con tanto di colomba e ci ha dato questa fantastica idea, lo avrete visto tra i disegni.

 

Per i più piccoli vi lasciamo anche un link per scaricare un disegno di una palma già fatta solo da colorare, ma per gli altri, spazio alla fantasia!

Se volete mandateci una foto del luogo dove appenderete i vostri rametti di ulivo sulla nostra mail:

sanbernardoparrocchia.roma@gmail.com

 I testi troveranno un posto speciale sul nostro sito:

www.sanbernardoparrocchia.it

>> Clicca qui per scarica la palma da colorare in pdf, nello striscione puoi scrivere quello che vuoi tu, personalizzala!

>> Clicca per scaricare la lettera in formato pdf

 

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