Beati quelli che pur non avendo visto crederanno!
L’unica cosa che davvero si può toccare con mano è l’opera che il Risorto fa in me e lo fa in me perché io desidero quello che ho visto negli altri, quindi dentro la Chiesa, dentro la fraternità.
L’unica cosa che davvero si può toccare con mano è l’opera che il Risorto fa in me e lo fa in me perché io desidero quello che ho visto negli altri, quindi dentro la Chiesa, dentro la fraternità.
Cristo è risorto per dirci: “Io sono la risurrezione e la vita. Sono la tua risurrezione! Sono la tua vita! Sono stato abilitato dal Padre mio. Il Padre mio mi fatto entrare dentro le viscere del male più nero, fino a perdermi totalmente, per darmi la possibilità di risuscitare, cioè di vivere in te, dentro di te. Io e te insieme. Tu in me, e io in te.”
Il tormento di Dio è che io non sia felice! Anche se farà buio su tutta la terra, anche se in me verrà meno ogni speranza umana io devo ricordare che Cristo è nato ed è venuto al mondo per darmi il suo spirito! Cristo mi farà nuovamente sorridere! Arriverà il sorriso, arriverà l’amore di Dio!
Cristo fa le cose nuove. La cosa nuova è trasformare una situazione disperata in qualcosa di meraviglioso. Se uno ha fatto un’esperienza vera del Dio di Gesù Cristo, non può che raccontare questo. Se non ha fatto questa esperienza significa che Dio non l’ha conosciuto.
Chi è il Padre? Il Padre è la vita eterna! E’ la sorgente della mia realtà, è colui che mi mette un anello al dito, mi dà dignità, mi mette il vestito, ogni volta mi fa sentire un re!
Cristo è dalla mia parte! Combatterà perché io porti frutto, perché io capisca che non è assurdo entrare nell’assurdo, che non è inutile entrare in una vita inutile, perché “Io sarò con te!”.
Ci sono tre questioni importanti: il mio bisogno di alimentarmi di un cibo che mi soddisfi, il desiderio di avere un ruolo, e il bisogno di vivere una vita al riparo dei problemi. La quaresima viene a risvegliare, a rimettere in piedi i fondamenti dell’esistenza dell’uomo nuovo: questo alimento, questa dignità all’interno della nostra vita e questa capacità di vivere dentro la croce, rendendo gloriosa la croce attraverso la nostra testimonianza.
Cristo oggi mi dice: tu forse sai chi sei senza di me, ma tu non sai chi sei insieme con me. Insieme con me tu puoi essere pescatore di uomini. Insieme con me tu sei un prodigio, dobbiamo stare insieme, dobbiamo rimanere insieme. Non si tratta di perfezionarti, non devi lavorare su di te, devi guardare me!
La Parola che ascoltiamo deve diventare il nostro interesse primario, il nostro punto di riferimento: vediamo cosa mi vuole dire oggi Dio attraverso questa celebrazione, quale incoraggiamento, quale correzione mi vuole dare…
Oggi tu hai bisogno di fare l’Eucarestia, hai bisogno che qualcuno ti sposi, hai bisogno che questa Parola ti arrivi, hai bisogno che nuovamente il tuo palato assaggi un vino nuovo, perché Gesù ha detto: io faccio nuove tutte le cose.