Giunsero da oriente a Gerusalemme
Non c’è una persona che trovi Cristo e non sia piena di gioia. Se tu pensi di aver trovato Cristo e sei triste, significa che non lo hai trovato.
Non c’è una persona che trovi Cristo e non sia piena di gioia. Se tu pensi di aver trovato Cristo e sei triste, significa che non lo hai trovato.
Scopriamo nel vangelo di oggi cosa significhino le parole: in principio era il verbo. Ci sono due doni per ciascuno di noi: il dono del principio e il dono del verbo, della sapienza.
Dio ha nel suo cuore l’intenzione certa di benedirti, di farti del bene, ti guarda con favore, ti osserva con simpatia, con incoraggiamento. Dio è dalla parte tua, fa il tifo per te, conosce tutte le tue contraddizioni, ma queste non gli fanno cambiare idea, hai capito?
Cristo deve squarciare questa grande oscurità, questa grande tenebra in cui ci troviamo, deve raggiungerla, deve arrivare fino in fondo, perché finalmente ci arrivi un raggio di luce. Se arriva questo Bambino, se arriva questa tenerezza, questa pace e tu ti allei con questa pace, allora la tua vita cambia, allora tu cominci ad entrare in sintonia con Dio.
La spiritualità cristiana è la spiritualità di Maria che prende l’iniziativa, che ha la fretta, cioè l’audacia, “parresia” in greco, creatività. Maria sa che vincerà perché Dio è dalla sua parte, sempre.
Dio ha un atteggiamento di esultanza che grida di gioia. Hai mai avuto questa immagine di Dio? Se avvertiamo questo e distruggiamo tutti gli altri volti di Dio che ci trasmettono un senso di rammarico, di tristezza, di vergogna, possiamo passare alla letizia
La Misericordia è Dio! Se incontri la misericordia, significa che hai incontrato Dio! La misericordia è entrare in presa diretta con questo Dio che va al di là della giustizia, al di là dei meriti, al di la di quello che ti immagini, al di là della misura. E’ incontrare chi ti rimette in piedi!
Ci sono paure che ti bloccano, e ci sono situazioni in cui nonostante la paura ti stringa il cuore, tu vai avanti perché hai visto qualcosa di grande.
Testimoniare la verità significa essere uno specchio che riflette le cose più alte, che riflette il Padre, vuol dire essere fedele fino alla fine, rimanere fedele anche se si è minacciati.
Se è vero che viviamo un epoca in cui l’umanità è disumana, ci accorgiamo spesso che per umanizzarci dobbiamo fare i conti con ciò che sembra togliere dignità all’uomo, cioè la morte. Quando una persona viene a contatto con la morte è come se piano piano si svegliasse da un profondo sonno, rendendosi conto che la sua vita deve cambiare, si accorge che la sua vita è stata visitata da qualcosa di strano, dalla cosa più brutta che avrebbe mai pensato di incontrare e scopre che non è così!