Di cosa ci parla Gesù in questo vangelo? Non sta parlando solamente del fallimento di una persona che cade nella polvere perché è sposata o sposato e quindi tradisce il suo matrimonio, ma sta parlando della vita umana quando non arriva alla sua meta.
Presto, portate qui il vestito più bello
Il vangelo di oggi ci mette di fronte a due problemi importanti, quello della misericordia che va contro la giustizia, e della gratuità che va contro il merito.
Un tale aveva un fico piantato nella vigna
Gesù sta dicendo: non è questione di andare a cercare il colpevole, è necessario coltivare i fichi! cosa ci vuole trasmettere con questa affermazione apparentemente senza senso?
Facciamo tre capanne
Abbiamo bisogno di vivere interiormente questa trasfigurazione, un piccolo Tabor, dove Dio ci appare per rimotivarci, per farci percepire la sua presenza.
Ebbe fame
E’ giustificato, è comprensibile che uno chieda un tozzo di pane, eppure questa è una tentazione. Perchè? Che cosa è il pane?
Convertitevi e credete al Vangelo
L’umanità porta dentro di sè la cenere, segno di un logorio che la consuma dall’interno, ed ha bisogno nuovamente di essere motivata, evangelizzata, convinta che il modo di vivere secondo il Figlio di Dio è partecipabile da parte della persona più fragile di questo mondo.
Ecco ora il momento favorevole!
La cenere è fondamentale. Lasciati toccare nella cenere, apriti e lascia che Dio scriva dentro questa cenere la sua Parola, perchè solo attraverso la cenere Dio crea Adamo, il nuovo Adamo.
Togliete la pietra!
La buona notizia di questa domenica non è che noi non moriremo.La buona notizia è che esiste il Padre. E il Padre non mi lascerà dentro la morte.
Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono
Gesù fa crescere questo cieco! Vuole che lui cresca! E dentro fatiche, con cadute, con mormorazioni, con lamentele, pian piano l’opera di Dio produce un uomo nuovo, un figlio di Dio.
Alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura
Sono le 12 e il caldo è insopportabile. Il vangelo parla delle ore 12 per ricordarci l’ora in cui Gesù viene crocifisso. Le 12 è l’ora della sofferenza, delle obiezioni, delle fatiche. E noi cosa ci aspetteremmo, cosa vorremmo? Stiamo qui, presso il pozzo, con questa celebrazione cercando una risposta. Cosa vorremmo?