Molti possono pensare che le beatitudini siano il parametro per distinguere le persone fortunate da quelle sfortunate ed identificare queste ultime come quelle che sono state chiamate a vivere il cristianesimo, ma non è così. I cristiani sono persone libere che vengano attratte dalla bellezza.
Beati!
Il vangelo delle beatitudini diventa spesso il vangelo delle persone perfette, diventa una indicazione per chi si deve sforzare di essere irreprensibile, e questa diventa la festa di quelli bravi… ma noi cosa c’entriamo con questo discorso?
Vedendo le folle, Gesù salì sul monte
Cristo fa una rivoluzione totale e ci viene a dire che l’uomo che lui vuole realizzare è una persona ferita, è un povero in cui c’è il regno dei cieli, c’è la riconoscenza, c’è l’umiltà. E’ un afflitto che conosce il patire ed è stato consolato, per cui può consolare, l’altro della consolazione di cui egli stesso è stato consolato.
Chiunque ha in sé questa speranza, purifica se stesso come egli è puro
Chi è il sapiente? Il sapiente è la persona che sa gustare la vita per quella che è. Devo imparare a gustare quello che ho e quello che sono.